Che cos'è, quali sono i vantaggi e quali le applicazioni dell'automazione dei processi produttivi

L’ automazione industriale può essere descritta come disciplina o come un insieme di tecnologie e funzioni. I suoi vantaggi, le caratteristiche e le peculiarità, sono molte e sono dipendenti in grande misura dai settori di applicazione.

Automazione, questo termine, indica ciò che serve (strumento, processo o sistema) per fare in modo che uno o più macchinari funzionino in modo automatico senza l’attività diretta dell’uomo. L’automazione industriale comprende tutte quelle tecnologie e i sistemi in grado di controllare e gestire flussi di materiali, informazioni e risorse energetiche in uno o più processi produttivi industriali.I sistemi di automazione industriale sono suddivisi in quattro tipologie:

  • Sistemi automatizzati fissi
  • Sistemi automatizzati programmabili
  • Sistemi automatizzati flessibili
  • Sistemi automatizzati integrati

Le origini e l’ingegneria moderna

L’ automazione industriale è nata con la rivoluzione industriale e ha ricevuto un grande impulso con lo sviluppo dell’industria automobilistica americana. Da allora ha avuto una crescita esponenziale, in termini di campi di applicazione e di performance tecnologiche.

In origine, lo scopo era quello di far eseguire alla macchina azioni ripetitive ed alienanti che prima erano svolte dagli operatori. Questo obiettivo è rimasto, ma si è evoluto, includendo anche aspettative in termini di ottimizzazione delle risorse e di velocità di esecuzione.

Infatti la storia parla chiaro: in particolare negli ultimi due decenni, l’automazione ha messo molte imprese e organizzazioni in condizioni di migliorare i processi di controllo e di produzione di beni e servizi, riducendo in modo significativo i tempi di esecuzione, di errore e l’outsourcing.

La piramide di CIM, Computer Integrated Manufactory

Per capire e visualizzare qual è la logica di funzionamento di un sistema automatizzato a livello industriale è possibile utilizzare la piramide CIM.

Alla base della piramide si trova il campo da controllare dove sono posti tutti i sensori collegati ai processi e che sono destinati alla misurazione di dati. Tali dati rivelano lo stato di avanzamento e la correttezza o meno dell’esecuzione del processo.

A un livello superiore della piramide ci sono i dispositivi di controllo e gli attuatori. Si tratta di strumenti che elaborano i dati acquisiti dai sensori e li combinano con i parametri degli obiettivi desiderati dal processo automatizzato, per poi mettere in atto azioni dirette sull’impianto.

Gli ultimi due gradini della piramide sono quello di supervisione tramite computer e strumenti di monitoraggio da remoto, per concludere con le attività aziendali.

È uno schema, qui estremamente semplificato, molto efficace per capire come un sistema automatizzato abbia un impatto diretto, ma progressivo, in ogni ambito dell’azienda: produttivo, gestionale e decisionale. È evidente, quindi, che un sistema automatizzato riesce a funzionare al massimo delle sue potenzialità quando è progettato sulla base di bisogni ben precisi, unici per ogni singola azienda.

Ogni impresa che sceglie di automatizzare uno o più processi, se non addirittura un’intera linea produttiva, cerca soluzioni progettate sui proprio specifici bisogni e obiettivi, tra cui il più diffuso è senza dubbio l’abbattimento dei costi e dei tempi di lavorazione a fronte di un maggiore produttività e un minor rischio per l’operatore.

 

Personalizzazione e integratori di sistemi

Far convergere tutte queste necessità in una soluzione automatizzata performante è compito soprattutto di system integrator, capaci di analizzare a fondo una condizione preesistente, trovarne le criticità e sfruttare le caratteristiche dell’automazione per apportare un cambiamento positivo nel processo specifico.

In passato l’automazione industriale metteva in soggezione molte aziende. Oggi la percezione è cambiata. Le opportunità che offre una soluzione automatizzata, dal robot alla semplice pressa, sono più a portata di tutti e non appannaggio esclusivo di aziende in grado di fare investimenti molto ingenti. Oggi un isola robotizzata, ad esempio, ha un payback mediamente inferiore a un anno.

In particolare, noi di Whitech mettiamo ogni giorno al centro dei nostri studi, progettazioni e produzioni il massimizzare l’efficienza e la produttività del cliente con impianti personalizzati e fruibili.

Il processo automatizzato nasce per ridurre l’intervento umano in determinate fasi produttive, particolarmente alienanti o pericolose, oggi la componente umana non sparisce, viene bensì qualificata con mansioni di controllo attivo, monitoraggio e manutenzione.

La facilità d’uso per il consumatore finale, che nel caso delle automazioni industriali sono gli operatori supervisori o specializzati, è quindi di primaria importanza per fare in modo che l’automazione dei processi diventi sempre più diffusa e alla portata di quante più aziende possibili.

Per andare nel dettaglio della vostra realtà, entriamo in contatto oggi stesso!

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